Il meccanismo di Anticitera

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A Michael

Michael T. Wright, che mi onoro di contare tra i miei amici, è uno scienziato d'eccezione, che ha dedicato parte della sua vita a decifrare e ricostruire un dispositivo altrettanto ecce-zionale : la macchina di Anticitera ( II-I sec. a.C. )
 

Poco conosciuto dai non specialisti fino agli anni '90, il meccanismo è oggi oggetto di interviste radiofoniche, programmi televisivi e articoli nei giornali (Wikipedia).

Molte, troppe, persone tuttavia presentano le loro idee e le loro "scoperte" fingendo d'ignorare il lungo e minuzioso lavoro di Michael e le innumerevoli pubblicazioni che lo descrivono.

Ed è più vergognoso ancora da parte di gruppi di ricerca ricchi e numerosi.

Tanto vergognoso, che mi sento di andar oltre la volontà dell'autore e presentare alcuni dei suoi risultati - Sperando di leggere un giorno la storia completa dei suoi risultati in un suo libro.


Fino ad allora, chi si interessa di storia della scienza antica potrà avere, attraverso queste poche pagine, un'idea della qualità delle sue ricerche.

Presentiamo qui una  Collectione di articoli di vari autori.

La lista puo' non essere completa. Alcuni articoli non sono preventivamente autorizzati, benché siano tutti stati pubblicati.
Possono essere ritirati  a richiesta.

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L'anno 2009 ha visto due importanti sviluppi nel lavoro di M. T. Wright :

  La pubblicazione del libro  della scrittrice Jo Marchant, "Decoding the Heavens". Raccontain modo magistrale un secolo di tentativi e delusioni nella ricostruzione del Meccanismo di Anticitera, e i protagonisti della vicenda.

    Lo sviluppo di un  Modello Virtuale  del meccanismo, basato sul modello meccanico di M.T. Wright (una copia locale). Lo sviluppo, richiesto dal Museo Galileo di Firenze, ha richiesto una lunga e intensa collaborazione tra M.T. Wright e Massimo "Mogi" Vicentini del Planetario di Milano, ciascuno maestro nel suo campo.

Come risultato, M.T. Wright può ora esibire l'unico modello meccanico ragionato del Meccanismo, insieme all'unico modello virtuale fedele alla meccanica.

I due modelli si completano, nel senso che un modello virtuale non basato su un modello meccanico ha poco valore - un dettaglio che sembra sfuggire a molti emuli.

Inversamente, il modello virtuale apporta vita e chiarezza all'intricato  insieme di quadranti e ingranaggi che costituivano il Meccanismo.

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© F. S. || 4.05. 2012